CANELLI, la via degli innamorati

Outdoor, Itinerari urbani

Si parte dal grande parcheggio di Piazza Carlo Gancia, dedicata a colui che nel 1865 dettò le linee guida del “metodo classico italiano” per la produzione del primo spumante d’Italia. Ci si dirige verso la bassa torre con un orologio, per seguire a destra il viale alberato di Piazza Zoppa, arrivando in breve a Piazza Cavour.  Se non distinguete le diverse piazze nessuna paura: in effetti sembrano una la continuazione dell’altra, ma è sufficiente tenersi sull’ampio e piacevole viale alberato fino al suo termine.

per chi: per tutte le età, adatto ai passeggini (con variante)

dislivello: +80 metri solo andata

distanza: 2 km totali 

tempo necessario: 45 minuti totali

tipo di percorso: anello su asfalto, acciottolato

quota di partenza: 160 metri

quota di arrivo: 220 metri

quota massima: 230 metri

quando: tutto l’anno

Si continua ora a sinistra lungo Via XX Settembre arrivando alla piacevole Piazza Amedeo d’Aosta, parzialmente pedonale. Alzando lo sguardo si vede la meta: la terrazza panoramica si trova, infatti, poco sotto la mole del Castello Gancia che domina dall’alto tutta Canelli. L’edificio originario era già presente nel medioevo, ma fu distrutto nel 1617. Ricostruito, era noto un tempo come Palazzo Scarampi Crivelli; completamente ristrutturato, oggi è una villa residenziale.

Si attraversa l’intera piazza in direzione di Casa Scarazzini, un edificio oggi neoclassico con un orologio sulla facciata che nel Medioevo ospitava il Palazzo del Municipio ed il Tribunale. Chi sa trovare il “Murales della famiglia affacciata”? Basta sollevare lo sguardo… Si prende a sinistra Via G.B. Giuliani (cartello marrone “Torre dei Contini”) arrivando davanti al palazzo delle Cantine Bosca, una delle quattro “Cattedrali Sotterranee”, chilometri di gallerie scavate nel tufo tra il XVI ed il XIX secolo dove le bottiglie di spumante si affinano nel silenzio prima di rallegrare le tavole di tutto il mondo.

Proseguendo ancora un poco si trova sulla sinistra Palazzo Giuliani, che ospita l’Enoteca Regionale e gli uffici di Informazione Turistica. Poco oltre a destra si apre un secondo ingresso alle Cattedrali Sotterranee, presso la Cantina Contratto. Ma il nostro percorso ora devia a destra in leggera salita lungo Via Rossini (cartello marrone “La Via degli Innamorati”), puntando in direzione della evidente chiesa di San Tommaso. Si noti, presso la chiesa, come il tema della vigna sia caro a Canelli: si trovano, infatti, lungo le vie, esempi di vitigni con tanto di descrizione della tipologia e delle specifiche caratteristiche. Vicino a San Tommaso si trova il vitigno n. 10 di Arneis.

Questa chiesa, seicentesca, è fronteggiata da quella più piccola dedicata all’Annunziata, del XVIII secolo. Proprio accanto a questa comincia la cosiddetta “Stërnìa” (sentiero acciottolato), oggi Via Villanuova, una caratteristica stradina acciottolata in salita che sale con ampie curve verso il castello con scorci panoramici.

Fate attenzione all’altezza della piccola chiesetta di San Giuseppe per prendere a sinistra la scalinata che porta direttamente alla terrazza panoramica, dalla quale si apre la vista su Canelli ed il Monferrato fino alle Langhe (con i passeggini si deve proseguire invece lungo la via). 

Dopo aver ammirato il panorama, si segue la rampa in salita di Via Costa Belvedere fino a raccordare su Via Villanuova. Andando a sinistra, ancora in salita, si arriva ad uno degli ingressi del castello (edificio privato e non visitabile); la passeggiata prosegue invece verso destra, ora in discesa, passando davanti alla riccamente ornata Casa Prato di fine Cinquecento, per raggiungere agevolmente le chiese barocche dedicate a San Leonardo e a San Rocco, che si fronteggiano. La strada passa tra le due chiese ridiventando la Stërnìa e continua a scendere, sempre panoramica, e, passando davanti ad altri edifici decorati, fino a raccordare sulla via già percorsa in salita.

Da questo punto si ripercorre la medesima via fatta all’andata.

Note

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Prende il nome di “Via degli Innamorati” con un pensiero ai personaggi disegnati da Raymond Peynet. L’illustratore nel 1983 si trovava a Canelli per presenziare ad una mostra e alla proiezione di un suo film presso le Cantine Bocchino. Fu colpito dalla peculiarità della Stërnìa e disegnò i suoi Innamorati su una piastrella. Poco alla volta, la salita alla Stërnìa si riempirà di opere d’arte ispirate al mondo di Peynet.

Con i passeggini si continua lungo la via passando accanto alle chiese di San Leonardo e San Rocco (via descritta per il ritorno).

Tra i musei presenti a Canelli ricordiamo il Museo della Distilleria Bocchino che racconta la storia della civiltà contadina e della distillazione; il Museo della Vigna, del Vino e delle Vecchie Abitudini contadine che custodisce attrezzi legati alla coltivazione delle vigne e della produzione del vino nell’Ottocento; il MUSA, Museo Multimediale del Sud Astigiano.” Fuori dal nostro percorso, ma parte delle “Cattedrali Sotterranee”, meritano una visita anche le Cantine Coppo.

Quattro chilometri a sud, direzione Loazzolo, si trova la Big Bench di Canelli, una delle gigantesche panchine colorate ispirate dall’artista Chris Bangle che punteggiano il territorio Piemontese.

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NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.

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