La partenza è da Piazza Dante, di fronte alla Stazione FS, dove si trova anche l’ingresso al Museo Bersano dedicato alla civiltà enoica-contadina, con una collezione di strumenti del mondo agricolo, oltre ad una sezione in cui sono esposte etichette di vino vecchie anche di quattro secoli.
- per chi: per tutte le età, adatto ai passeggini
- dislivello: irrilevante
- distanza: 2 km totali
- tempo necessario: 1 ora totale
- tipo di percorso: anello su asfalto, selciata
- quota media: 140 metri
- quando: tutto l’anno
Tornati all’imbocco della piazza, si prende a destra Via Roma fino a superare con un ponte il torrente Belbo. Appena al di là, si gira a destra lungo il torrente, seguendone la corrente per un breve tratto. Poco dopo aver lasciato la piazzetta-parcheggio, si prende a sinistra Via Carlo Alberto che porta in pochi passi su Piazza XX Settembre, circondata da alberi e con un magnifico ulivo posto al centro (fontana), mentre su un lato si erge la facciata colorata della chiesa dedicata a Sant’Ippolito.
Da questa piazza si continua su Via Carlo Alberto, ora pedonale. La via un tempo era denominata Via Maestra, caratterizzata da una lunga sequela di portici stretti e bassi, e, ieri come oggi, è l’asse commerciale del centro cittadino. Con questa via si arriva al cuore pulsante di Nizza Monferrato: Piazza Martiri di Alessandria, proprio accanto all’edificio del Comune del XIV-XV secolo e, soprattutto, della sua torre, affettuosamente chiamata “el Campanòn”, che nel corso del tempo è stato torre di difesa, campanile, ma anche sede comunale. Nei pressi della piazza si trovava tra il XVIII-XIX secolo il Ghetto Ebraico, come ricorda oggi una targa, con la Sinagoga smantellata prima della seconda guerra mondiale. Sulla piazza, pedonale, si trovano comode panchine ed è facile rilassarsi mentre i piccoli possono sgambettare e giocare tranquilli.
Si prosegue ancora su Via Carlo Alberto, ammirando soprattutto verso sinistra gli stretti vicoli di collegamento con Via Pio Corsi, da cui si farà ritorno, fino a sbucare sulla grande Piazza Garibaldi (fontana). Un viale alberato ne delimita l’intero periplo mentre al centro, oltre al parcheggio e all’area mercatale, si trovano campi da bocce e la struttura chiusa del Foro Boario utilizzata per mostre, conferenze, manifestazioni, oltre che attuale sede dell’Ufficio Informazioni.
Percorso l’intero periplo della piazza si prende ora Via Pio Corsi, parallela alla Via Maestra già percorsa, passando di fronte alla chiesa barocca di San Siro, per arrivare al cancello che introduce all’interno del giardino di Palazzo Crova, dimora baronale del XVIII secolo, oggi sede di diversi enti e attività: l’ Associazione Produttori del Nizza, l’Enoteca di Nizza, che gestisce anche il multimediale Palazzo del Gusto dedicato alla storia della gastronomia locale, e ancora Art‘900, che espone opere della collazione Davide Lajolo. Sul muro sia interno che esterno si trovano i dipinti dell’installazione artistica “con le ali in volo sui territori Patrimonio dell’Umanità”, opere di G.C. Ferraris, M. Ricci e G. Sanzo.
La via termina nei pressi della settecentesca Chiesa di San Giovanni in Lanero. Girando a destra ci si ritrova sul ponte già percorso all’andata, ripercorrendo dunque la medesima via fino a ritornare in Piazza Dante.
Note
Una curiosità vede protagonista la barocca chiesa di San Siro: sembra che a far costruire l’edificio originale, del 1311, sia stato un nobile locale, certo Antonio Pelletta, ma a patto che gli arcipreti destinati a gestirla fossero esclusivamente nativi di Nizza Monferrato.
Un altro evento curioso si svolge il secondo fine settimana di giugno: le vie cittadine si trasformano, infatti, in un circuito di corsa dove le protagoniste sono… le botti. Grosse botti di vino, del peso di un quintale, vengono fatte rotolare in una competizione che risale all’Ottocento. Ad iniziare questa gara sembra siano stati i garzoni di bottega che, durante le consegne, si sfidavano in velocità. La manifestazione si svolge in concomitanza con una rievocazione in costume storico e con “Monferrato in Tavola”, una sorta di grande ristorante all’aperto dove degustare i prodotti tipici locali.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.