GTL - Tappa 04B: Monesiglio - Bricco Rocchetto (Mombarcaro)

GTL - Tappa 04B: Monesiglio - Bricco Rocchetto (Mombarcaro)

Outdoor

GTL - Tappa 04B: Monesiglio - Bricco Rocchetto (Mombarcaro)
Il tratto, variante della GTL, unito al percorso precedente, permette di collegare la dorsale di Prunetto con quella di Mombarcaro e Bossolasco, permettendo così ipotetici anelli tra le varie diramazioni della GTL stessa.

 

A Monesiglio, il borgo è disposto come un cuneo tra fiume e scarpata, con il castello dei Caldera proprio all’estremo come la punta di una lancia, e conserva intatti forma e fascino. Interessantissime le chiese campestri, a partire da quella solitaria e romanica, privata, di San Martino, sulla ripida erta per Prunetto/Gottasecca, per passare a quella straordinaria della Madonna dell’Acqua Dolce (evidente compromesso pagano, fin dal nome), anch’essa romanica a tre navate con -tra gli altri- degli affreschi ancora bizantini, tra i più antichi di tutta la valle (sec. XII).

Per risalire la valle verso Mombarcaro, occorre attraversare tutto il concentrico di Monesiglio e raggiungere la rotonda in prossimità del ponte sul Bormida. Si segue quindi la provinciale per Mombarcaro fino al bivio per la frazione Bertole, si supera un rio e, in breve, si raggiungono le case della frazione. Si sale verso la collina e, al termine dell’asfalto, la stradina piega a destra verso il bosco. Con pendenza moderata ed un bel fondo inghiaiato, la via prende quota in modo ideale, costeggia il recinto di un allevamento, e, con un paio di tornanti, risale la collina. Ad un bivio evidente si procede a sinistra e, dopo un tratto pianeggiante, l’inghiaiata torna a salire in modo più marcato fino a raggiungere l’asfalto della via secondaria per la frazione Ronchetti. Pochi metri a destra si incontra la strada provinciale che occorre seguire per arrivare a Mombarcaro, sulla sommità della dorsale.

La Vetta delle Langhe sfiora i 900 metri, con nel nome e nello stemma la barca a richiamare quel mare che leggenda vuole si veda nelle giornate invernali più terse. Mombarcaro è quasi ligure per la verticalità della collina, che lo costringe in terrazze di vie parallele, collegate da erte selciate quando non da scalinate labirintiche, umide di frescura e marin, il vento che porta gli aromi della vicina Liguria. Una porta urbica intatta (l’altra spezzata in due moncherini) ci riporta l’idea di borgo chiuso, stretto e protetto da mura, fossati, torri e castelli ruinati poi dal tempo e dalle sue guerre, mentre il museo storico conserva anche una stele romana.
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NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.

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