GTL - Tappa 06: Saliceto - Mombarcaro

GTL - Tappa 06: Saliceto - Mombarcaro

Outdoor

GTL - Tappa 06: Saliceto - Mombarcaro
Lungo percorso che attraversa la Riserva Naturale Sorgenti del Belbo, parte del Parco Marguareis, area umida da cui sgorga il Belbo, fiume che divide le Langhe da queste terre alte.

 

Da Saliceto si imbocca la provinciale SP295 in direzione Camerana, e, seguendo le indicazioni, si imbocca il sentiero che prosegue sulla provinciale fino in località Campolungo, dove, dopo breve, si devia a sinistra, prima di attraversare il Rio Gambarana, per frazione Rocchezza, proseguendo fino a San Giovanni Belbo da cui si sale al Rifugio la Pavoncella.

Siamo nella parte più incontaminata dell’Alta Langa, punto perfetto per ogni escursionista che voglia praticare attività outdoor, sia in estate che in inverno.  La conca in cui sorge il rifugio è la parte finale della Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo che, infatti, nasce da un ambiente umido “a catino” compreso tra Montezemolo, Camerana e Saliceto. La Valle Belbo, che così profondamente dividerà le Langhe da qui a poco, è ora appena accennata e entrambi i crinali sono più simili a morbide colline. Poco oltre la Pavoncella, invece, la nostra meta, la collina di Mombarcaro, si alza altissima (è la Vetta delle Langhe che sfiora i 900 metri di altezza).

Dal rifugio si prosegue per Cascina Cassolo dove si imbocca una strada sterrata all’interno di un bosco e si continua in cresta fino ad arrivare ai coltivi che contornano il Bric Giacotto, per poi scendere sempre su inghiaiata fino a raggiungere Cascina Flambè, da dove si prosegue sulla dorsale, percorrendo alcuni tratti di bosco, per raggiungere un colletto da cui si discende per una stradina ripida inghiaiata fino a raggiungere l’asfaltata provinciale che corre tra la Valle Belbo e la Valle Tanaro. Sulla provinciale si prosegue per un tratto a sinistra per Mombarcaro, fino a raggiungere la deviazione per il Santuario della Madonna delle Grazie da cui si prosegue per un antico sentiero che porta alla chiesetta di San Pietro e, quindi, all’acquedotto, da dove si riprende a percorrere la provinciale fino a raggiungere il centro storico di Mombarcaro passando sotto l’arco medievale.
Mombarcaro è quasi ligure per la verticalità della collina, che lo costringe in terrazze di vie parallele, collegate da erte selciate quando non da scalinate labirintiche, umide di frescura e marin, il vento che porta gli aromi della vicina Liguria. Una porta urbica intatta (l’altra spezzata in due moncherini) ci riporta l’idea di borgo chiuso, stretto e protetto da mura, fossati, torri e castelli ruinati poi dal tempo e dalle sue guerre, mentre il museo storico conserva anche una stele romana.
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NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.

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