Dalla piazzetta di San Michele Arcangelo si percorre una strada asfaltata lungo la quale è possibile godere di un ampio paesaggio fino a salire alle Cascine del Battaglino, dalle quali si prosegue per arrivare alla verde ed ombrosa frazione Lunetta di Mombarcaro, un piccolo nucleo di case di pietra di particolare fascino anche in stato di parziale abbandono, dove si trova la cappella di Santa Caterina. Da qui si prosegue lungo il “Sentiero della Valle Tanaro”, si attraversa un rio fino a raggiungere il bivio per Cà di Lù (o Cadilù, la collina del racconto “Pioggia e la Sposa”, forse il capolavoro più breve di Fenoglio). Non si devia dal percorso finché non si raggiungere il Rio Vezzea, e, di qui, la provinciale, che si abbandona subito dopo per tornare sul sentiero. Questo tratto inizia degli scalini, ed è molto ripido, delimitato da muretti a secco. Col il suo fondo acciottolato ci conduce a Via della Porta, un antico tracciato viario che termina sotto l’arco medioevale di San Benedetto Belbo.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.