Da non perdere, infine, per i fan di Ugo Foscolo e Edgar Lee Masters il piccolo cimitero campestre posto in faccia ad Arguello, uno degli ultimi rimasti nelle Langhe, con le lapidi nella terra e il muretto a secco a garantire “l’eterna pace”: con quello di Castelletto di Monforte è senz’altro il meglio conservato.
Il percorso riprende in Piazza Sottana, dove ci si immette a destra nella stretta Via Soprana raggiungendo, ormai fuori dal paese, la strada provinciale che porta verso il torrente Belbo. Si perde quota con ampie curve su asfalto fino a superare una vecchia cascina, con un bel porticato. Si trascura un itinerario comunale (tacche gialle e arancio) e, dopo circa 200 metri, si abbandona l’asfalto per seguire la stradina sterrata che scende a sinistra, costeggiando un evidente muretto di sostegno in cemento. Si piega ancora a sinistra e, costeggiato un coltivo, si scende nel bosco, declinando dolcemente per un primo tratto, poi percorrendo alcuni divertenti tornanti della vecchia carrareccia, ancora acciottolata, che consente di perdere quota in breve fin quasi sull’asfalto.
Raggiunta una stradina sterrata più ampia (tacche gialle e arancio), la si segue verso destra in piano fino all’asfalto. Si volta a sinistra e si scende fino al bivio per Arguello. Si risale Via Vittorio Emanuele per un ripido tratto e, alla prima curva, il sentiero sterrato sale a destra. Dopo un tratto molto ripido, la sterrata scende per qualche metro, per poi salire, verso sinistra ad un bivio. Superato un piccolo noccioleto, si prosegue su strada inghiaiata, nuovamente a sinistra, con un tratto molto panoramico sulla Valle Belbo fino a raggiungere la frazione Arditau. Si abbandona l’asfalto per seguire, a destra, la ripida acciottolata che, dopo essere passata davanti alla chiesetta di San Frontiniano, si inerpica fino alle case di Arguello sbucando in breve nella piazza principale del piccolo centro.
Eccolo, dunque, abbarbicato su di uno sperone a strapiombo sul Belbo, il minuscolo borgo di Arguello, detto da tutti in Langa “il paese del cuculo”, perché si dice che ci sia così tanto silenzio che si senta distintamente il richiamo del simpatico uccello che ama posare le uova nei nidi degli altri… Arguello è un balcone aperto sulla parte più selvaggia della Valle Belbo, gemello dell’identico balcone su cui sorge Cerretto. I due borghi si guardano e entrambi si specchiano sul versante opposto dove la linea di Castino, Bosia e Cravanzana ne costituisce il verde orizzonte. Con Cerretto condivide anche la tradizione del pallone elastico, che qui offre una classica variante langhetta: il campo in curva! Siccome si giocava (e si gioca spesso ancora) nelle piazze più che negli sferisteri, ecco che ogni borgo aveva il suo campo di forma e dimensioni variabili, con anche regole ed eccezioni date dal luogo. E allora nel piccolo Arguello, la cui piazza è proporzionata al resto, si giocava con un campo non rettilineo.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.