Lequio guarda però la Valle Belbo e in pratica domina (soprattutto dal Santuario della Madonna della Neve) il sottostante Borgomale che sembra davvero piccolo laggiù in basso (la geografia delle Langhe gioca scherzi incredibili), con la ancor più piccola chiesa di Santa Caterina a segnare il confine e accogliere i viandanti.
Dalla piazza centrale si sale a sinistra, si attraversa praticamente tutto il paese e, percorrendo Via Langa, dopo aver superato il monumento ai caduti, si attraversa, dopo il bivio con la circonvallazione, la strada provinciale. Subito dopo una bella villa si imbocca la stradina asfaltata che sale a destra. Dopo un tratto molto panoramico, la via scende dolcemente verso destra e consente di raggiungere l’incrocio della strada provinciale: per raggiungere Benevello è necessario proseguire per qualche chilometro a destra.
La posizione di Benevello non è solo storicamente strategica, così arroccato in direzione di Alba, ma è anche una posizione geograficamente felice. Dall’alto dei suoi 670 metri e, complice un gioco di correnti tra Belbo e il torrente Berria, è senz’altro uno dei luoghi più freschi e ventilati delle Langhe. Il vento di Benevello, poi, crea d’inverno una sorta di effetto cristallino sulla Bassa Langa che appare come un presepe ritagliato di bianco sul nero della più lontana pianura, murato nuovamente dal bianco delle Alpi all’orizzonte. Di notte la pianura si accende di luci molto più intense di quelle dei borghi delle colline e così si distinguono benissimo Fossano, Savigliano, Saluzzo, Asti e soprattutto Torino che illumina col suo chiarore il Roero e la collina di Moncalieri-Superga, quasi fosse una gigantesca lanterna magica.
A Benevello la mole austera del castello coi due torrioni circolari (edificio privato) è ingentilita dall’intonaco chiaro che fa da quinta alla bella parrocchiale di San Pietro in Vincoli, circondata da un fresco ma ripido giardino panoramico: la manciata di vicoli che completa il borgo merita una passeggiata senza fretta.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.