San Benedetto è un luogo magico senza tempo, trasportato dalla caducità delle cose umane (il castello perduto, le case dirute, il monastero scomparso) all’eternità della letteratura maggiore, dal genio schivo e solitario del più grande scrittore italiano del dopoguerra. Non a caso le rare foto in cui Beppe Fenoglio sorride sono quasi tutte prese a San Benedetto, lui col vestito della festa che si muove sulla piazza, come un attore sul palco. Perché solo questo è oggi San Benedetto: una torre di scena in cui lo scrittore ancora e per sempre muove i suoi personaggi che sono ancora tutti lì, in quelle strade e in quelle case. Tutto qui parla di Fenoglio e Fenoglio sempre di San Benedetto ha parlato.
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