Qui il mattone cede definitivamente alla pietra e i poderi diventano piccoli, le case basse e misere, i borghi minuscoli. Qui la vita è rimasta tenacemente attaccata a poche giornate di terra, come l’edera resta abbracciata ai terrazzamenti eretti per poterla coltivare.
Senonché nel Medioevo le artiglierie non esistevano e questi castelli erano, dunque, davvero imprendibili. Si costeggiano le mura del castello e, raggiunto un tornante, si abbandona l’asfalto per proseguire dritto su di un viottolo acciottolato, stretto tra i muretti a secco. Si torna sull’asfalto, ormai sul fondovalle, in prossimità dell’ex convento di San Francesco. Si piega a destra e, superata la sede comunale, si passa il ponte sulla Bormida che divide i due borghi storici di San Pantaleo (oltre Bormida) e San Michele (di qua da Bormida).
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.