Qui il percorso sale, prima gradatamente e poi in maniera decisa in un erto zig zag tra colline coltivate a vigneto, su fondo polveroso, in direzione di Casa Natura, che si raggiunge attraversato un piccolo boschetto. La struttura, sede dell’Associazione Canale Ecologia, sorge su di un pianoro, un tempo ex tiro a volo, ed è attrezzata con una piccola cucina, servizi ed una sala didattica: viene spesso utilizzata da associazioni e gruppi come punto di arrivo per escursioni o area campeggio. Per i biker è a disposizione un’officina attrezzi self service.
Oltrepassata Casa Natura, si svolta bruscamente a sinistra e si segue il Sentiero S1 in un lungo tratto in sommità, tra vigneti e boschi, in direzione di Montà e Cisterna d’Asti. Ci troviamo nell’Oasi Naturalistica di San Nicolao, area tutelata i cui terreni sono stati acquistati dall’Associazione no-profit Canale Ecologia per mantenerli nella loro biodiversità alle future generazioni. Si segue il crinale fino a località Rocca Tagliata, bivio con il “Sentiero del Castagno”, di cui si possono seguire le indicazioni per un tratto in comune in direzione della Valle del Saretto.
Il cucuzzolo di Rocca Tagliata, luogo ameno e distante dai centri abitati, fu scelto come luogo di accampamento per la 23esima Brigata Canale, formazione partigiana così chiamata dall’aggregazione dei gruppi di Canale, Magliano Alfieri, Santo Stefano Roero e Vezza d’Alba nell’agosto del 1944. Da questo punto partirono le incursioni verso le milizie fasciste di transito nel canalese e a Cisterna d’Asti e qui venne nascosto il prezioso contenuto di uno dei lanci di rifornimenti con i paracadute degli Alleati.
Da Rocca Tagliata, seguendo le indicazioni del Sentiero S1 “Il Grande Sentiero del Roero” si può proseguire arrivando fino a Cisterna d’Asti, l’ultimo borgo di sommità che conclude la dorsale delle Rocche. E’ l’unico comune della provincia di Asti a far parte geograficamente e geologicamente del Roero. Il suo territorio è prevalentemente collinare, coperto da boschi e vigneti.
Il borgo ha origine antica, cinto un tempo da mura e scarpate naturali e dominato da due complessi edilizi: il castello, che custodisce al suo interno la “cisterna” che dà il nome al paese, e la chiesa parrocchiale. Il castello risale, nelle sue parti più antiche, al sec. XII ed è sovrastato da una torre medioevale quadrata. Quel che appare oggi è il risultato di rimaneggiamenti di fine ‘500 e parte del secolo seguente. Oggi il castello ospita il museo di “Arti e Mestieri di un tempo”, che raccoglie oltre 5000 oggetti datati tra il ‘600 e il ‘900, rappresentanti la cultura materiale del Piemonte e radunati in 20 botteghe che ricostruiscono in ogni particolare la vita di un tempo.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.