Giunti all’incrocio con via Luccio, si prosegue diritto, lasciandosi le ultime case alle spalle e dirigendosi, con una decisa salita tra le vigne, verso la chiesa campestre di Santo Stefano del Maso, un piccolo edificio barocco che fa da crocevia tra i vigneti. La dedicazione a Santo Stefano, protomartire condannato nel 36 d.C., ci fa intuire un’origine molto antica del toponimo. L’edificio visibile oggi è databile intorno al 1759.
Percorse via Luccio e via Garibaldi, si giunge in via Alessandro Roero, terminando al centro del borgo questa variante.
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