RBT - Tappa 2A: Monteu Roero - Loc. Battagli (Vezza D'Alba)

RBT - Tappa 2A: Monteu Roero - Loc. Battagli (Vezza D'Alba)

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RBT - Tappa 2A: Monteu Roero - Loc. Battagli (Vezza D'Alba)
Variante del percorso RBT, questo tratto permette di collegare le due dorsali del Roero, pedalando accanto alla dorsale delle Rocche, per scendere nel fondovalle e risalire verso Vezza d’Alba.
Si parte dalla centrale piazza Roma, a Monteu Roero, dalla quale si gode di uno degli affacci più scenografici delle Rocche, con un maestoso anfiteatro che si apre a precipizio sul limitare dell’abitato. Il concentrico, infatti, poggia interamente su una lingua di rocca friabile e le fondamenta delle case che affacciano sui precipizi sono, ciclicamente, oggetto di opere di consolidamento e messa in sicurezza.

Si imbocca la centrale via Umberto I in direzione di Canale, lasciandosi alle spalle la Parrocchiale di San Nicolao, e si costeggia il muraglione di accesso al castello medievale di Monteu Roero, che svetta in cima al Mons Acutus, la collina più alta, che dà il nome al paese. Il castello, di proprietà privata, viene aperto per le visite in occasione della rassegna “Castelli Aperti” ed altri eventi che vedono il paese ed il suo circuito di crotin sotterranei (piccole cantine scavate nel tufo) aperti al pubblico.

Una visita consigliata a chi desidera respirare un’atmosfera medievale intatta nel tempo, soprattutto nel cortiletto interno del maniero, e per ammirare gli splendidi affreschi del piano nobile. Chiusa in una strettoia, si incontra la Chiesa di San Bernardino, dirimpetto alla salita del castello, e si procede oltre lungo la strada, per poi piegare a destra dopo pochi passi in un tornante in discesa, dove, a metà, si incontra, sulla destra, un pilone votivo affrescato e recintato da una siepe, mentre a sinistra si costeggia un’imponente parete di Rocca. Da qui si imbocca in senso contrario il “Sentiero dei Fossili”, camminando sulla SP 29 che degrada in direzione della frazione Tre Rivi. Prima di un deciso tornante imbocchiamo una stradina asfaltata sulla destra, che diventa presto sterrata e giunge fino al fondovalle della frazione Tre Rivi, tra vigneti, campi coltivati e aziende agricole con serre di fragole ed ortaggi.
Sentinella di questo tratto di percorso è un ampio ciabòt abbarbicato su una collinetta contornata da vigneti ed eretto sui resti dell’antico castello di Pulciano, scomparso da quasi un millennio e sostituito dall’attuale maniero medievale: uno scorcio fotografico tra i più immortalati della zona. Giunti nuovamente all’incrocio con la SP 29, in prossimità di un pannello informativo di collegamento, si lascia il “Sentiero dei Fossili” e si svolta a destra in direzione di Montaldo Roero. Dopo circa 50 metri si lascia nuovamente l’asfalto in favore di una strada sterrata sulla sinistra che, per un tratto, corre parallela alla provinciale tra campi e coltivi, per poi inerpicarsi gradatamente in un’area vinicola che raggiunge la sommità della collina con la frazione San Vincenzo e la più abitata località degli Occhetti, in un gradevole zigzagare tra cascine e piccole borgate. Giunti ad incrociare la SP 257, si svolta a destra sulla strada asfaltata e si prosegue fino ad incrociare il “Sentiero del Tasso” nei pressi della località Cà Violi.
Si continua sempre sulla provinciale e, dopo alcune centinaia di metri, in corrispondenza di una secca curva a sinistra, si svolta a destra su una strada sterrata pianeggiante; a bordo strada fa da sentinella un pilone votivo, per metà interrato dall’innalzarsi del manto stradale. Da questo punto si possono seguire le paline del “Sentiero del Tasso”, dedicato a questo riservato mammifero che trova un habitat ideale in queste zone boschive e di cui sono state avvistate numerose tane lungo il percorso. Si

prosegue su un fresco sentiero di fondovalle per circa 300 metri, si svolta a sinistra e si prosegue per una piacevole salita tra boschi ombrosi e vigneti. Quest’area, contraddistinta dal toponimo Vadolmo, è importante per il ritrovamento di un femore fossile di mastodonte, un erbivoro di grosse dimensioni vissuto durante il periodo del Pleistocene. Il femore è custodito nel Museo Naturalistico del Roero, visitabile nel centro storico di Vezza d’Alba. Il sentiero giunge quindi sulla cresta della collina attraverso il tipico bosco secco delle alture del Roero, con roverelle e pini silvestri. Questa tappa si conclude nei pressi di Cascina Battagli, nel punto di congiunzione tra il “Sentiero del Tasso” e il “Sentiero del Roero Centrale S4” nel tratto Monticello - Vezza d’Alba (tappa 5 del Roero Bike Tour).
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NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.

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