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Asti, una vera capitale medioevale
Scopri di piùUn altro percorso potrebbe partire da Piazza Torino: da qui, attraversando il Borbore verso il cimitero, si può esplorare la verde collina quasi segreta di Vallarone piena di squarci di pura campagna, per poi convergere, da strada valle delle orfane, verso la vecchia strada per Alba in direzione di Revigliasco; ecco quindi il borgo di Variglie, su cui svetta il piccolo castello con la sua torretta di guardia; qui si firmò il trattato di pace della Prima Guerra di Successione del Monferrato, il 22 giugno 1615 e, abbarbicato sullo sperone della collina, offre un piacevole punto panoramico.
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Asti, il Quartiere Del Duomo
Scopri di piùPoco oltre Variglie, svoltiamo a destra in direzione Vaglierano, e subito la strada sale rapida; consigliamo di prendere il bivio “Monferrina” che ci porterà, con una breve erta, dritti sul crinale che corre sulla collina, aprendosi su scenari davvero suggestivi: un filare di uva fa da recinzione ai poderi mentre la strada si apre di quel tanto che basta alla macchina.
Al termine della strada Monferrina si svolta a sinistra e in breve vedremo la sagoma di Vaglierano immerso nella quiete dei boschi che degradano sul Borbore: abbiamo scollinato nella valle che da Asti raggiunge San Damiano d’Asti e immediatamente si nota il repentino cambio di paesaggio, che ricorda molto il vicino Roero. Vaglierano è disposto su di una rocca a strapiombo sul torrente e l’unica via si snoda lungo il crinale tra due file di case basse per raggiungere la parrocchiale e scendere brusca tra le abitazioni “terrazzate” della rocca.
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Asti la città dei mercanti
Scopri di piùDa Vaglierano possiamo quindi scendere nella pianura sottostante, verso Revignano, piccolo borgo agricolo immerso tra i campi e il torrente. Le colline qui sono semplici movimenti del terreno e ovunque sorgono isolate le grandi cascine agricole, spesso organizzate in veri borghi autosufficienti.
Da Revignano possiamo tornare verso Asti, immettendoci sulla statale per Torino passando dalla storica frazione del Palucco, oggi semplice agglomerato ai lati della grande arteria. Oppure, prendendo la statale in direzione Torino, si superano le case di Bramairate, per svoltare a destra al bivio per Valleandona.
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Asti, tra le Case-Forti di San Martino
Scopri di piùLa valle, forse la più verde di quelle intorno alla città, si apre per circa quindici chilometri, la frazione omonima è adagiata praticamente a metà, all’incrocio con Casabianca e Montegrosso Cinaglio. Proseguiamo per Montegrosso Cinaglio mentre la via prende a salire diventando ben presto un serpentone lungo la collina. Il paesino sorge proprio in cima alla valle e ripropone la classica atmosfera rurale d’altri tempi. La chiesa resta il monumento attorno al quale si radunano le case, quelle del paese appena un poco più pretenziose di quelle sparse tra il verde.
Se invece da Valleandona andiamo per Casabianca, usciamo dalla Riserva e raggiungiamo un’altra realtà rurale dove fioriscono produttori di vino, ma anche di miele e frutta. Il paesaggio muta da quasi montano a più agricolo, tra orti e frutteti, ed è punteggiato di residenze patrizie: molte case di fine Ottocento con una certa aria di nobiltà decaduta, ornano i cucuzzoli delle colline mentre spiccano insistentemente i maneggi per i cavalli.
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A Zonzo tra le Ventine: da Asti a Viatosto
Scopri di piùDopo Casabianca la via scende ad incrociare la statale per Chivasso: è questa la meno battuta delle statali di Asti, e forse la più panoramica. La prima collina che si apre alla nostra destra è quella di Viatosto, mentre a sinistra si scorge Sessant, minuscolo borgo stretto a guardare l’ampia vallata. Possiamo gironzolare tra le amene borgate del luogo (fate una puntatina a San Grato o a Bersaglio) o proseguire per Serravalle, un tempo sul lato opposto del torrente Rilate, ricostruito poi nel Cinquecento da questa parte dopo una tremenda pestilenza: resta colà la cappella cimiteriale del XIV secolo. Serravalle conserva anche il castello detto del Belvedere.
Oltre Serravalle ci si inoltra nella bella Val Rilate per raggiungere l’ultima tappa del percorso: Mombarone, una delle più felici sorprese di questo percorso. Mombarone sorge in faccia a Settime con cui formava un tempo un unico feudo dei Roero. E Mombarone, proprio come Settime, è dotato di castello, ingentilito oggi in una sorta di “palazzina di caccia”, e ha una grande tradizione di residenze di campagna.
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A Zonzo tra le Ventine: da Asti a Montemarzo
Scopri di piùQui poi ogni strada si apre su un paesaggio intatto, immerso nella campagna più autentica, come verso Valmonasca o verso Valdeperno.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.