GTL - Tappa 05: Gottasecca - Saliceto

GTL - Tappa 05: Gottasecca - Saliceto

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GTL - Tappa 05: Gottasecca - Saliceto
Percorso discretamente impegnativo che alterna tratti in cresta a strappi più ripidi, posto quasi al confine con la vicina Liguria, la cui cultura già si respira nei borghi attraversati.

 

Punto di partenza il borgo di Gottasecca, ove sorgono i ruderi dell’antico castello, oggi ridotti ad una torre mozzata a pochi metri ed un pezzo del perimetro a scarpa del recinto. Merita senz’altro un’occhiata il bel busto del poeta e patriota risorgimentale Ravina, qui nato due secoli orsono, e alla via maestra che dalla chiesa parrocchiale scende stretta tra le case ondeggianti fino alla provinciale.

Dalla piazza del paese, costeggiando la chiesa parrocchiale, si scende sulla strada lastricata che attraversa tutto il centro storico. Si oltrepassa la circonvallazione e si seguono le indicazioni per il santuario, salendo fino all’ultima casa del paese. Il percorso segnalato passa dietro la casa, a destra; dopo pochi metri di salita piega a sinistra e scende dolcemente mantenendosi sotto la dorsale; superata una bella fonte ed alcune case, si piega a sinistra e si raggiunge nuovamente, in una curva, la rotabile asfaltata. Si piega a destra, sulla strada che scende in modo deciso, fino a raggiungere gli ampi spazi che circondano il Santuario dell’Assunta di Gottasecca (eretto in luogo dell’antichissima pieve di Santa Maria di Gudega), bell’esempio di architettura seicentesca a tre navate e otto lesene in facciata a guardare la valle con accanto la Casa del Pellegrino, per dare ospitalità e ricovero a tutti i viandanti.

È necessario tornare sui propri passi per pochi metri e, invece di salire, si deve procedere in piano, a destra, sulla sterrata che si immerge nel bosco. Una prima curva a sinistra ed una successiva a destra consentono di raggiungere e superare un piccolo rio. Si sale a sinistra al bivio successivo, in prossimità di un prato e ci si inerpica verso la cresta, con un tratto di sterrata più ripida e, costeggiati alcuni prati, si torna nel bosco, ricco di roverelle. Superato un ultimo strappo si guadagna la dorsale, dove il sentiero procede pianeggiante. I saliscendi si susseguono fino ad una marcata discesa verso sinistra, spesso fangosa. Si piega a destra ad un bivio e, nuovamente in piano, si raggiunge una caratteristica “selletta”. Si procede a sinistra, in discesa, su strada inghiaiata, per raggiungere, dopo qualche metro di salita, la rotabile asfaltata nel quadrivio detto delle “quattro vie”, in cui troviamo un pilone votivo. Occorre attraversare l’asfalto e, fatti pochi metri a sinistra, imboccare il sentiero che sale nel bosco. Alcuni “gradini” sassosi causati dall’erosione dell’acqua rendono questo tratto più faticoso. Si perviene in breve alla cresta, dove occorre seguire un’ampia sterrata, tagliando con lieve ascesa le pendici del Bric Baraccone, fino ad un evidente slargo. Siamo qui agli estremi confini del Piemonte verso il crinale ligure (dal Bric Baraccone nasce appunto l’Uzzone).
Si piega a destra e si prosegue fino al pilone votivo posto a monte dell’isolata Cascina Baraccone, al centro di estesi pascoli. Si prosegue sulla dorsale fino all’asfalto e lo si segue per poche decine di metri, fino ad una curva nel bosco. L’itinerario, mantenendosi sulla cresta, prosegue sulla sterrata a sinistra, che consente di guadagnare un panoramico quadrivio, tra ampi coltivi. Occorre procedere al centro, mantenendosi sullo spartiacque, con la sterrata che, poco dopo, si immerge nuovamente nel bosco, per raggiungere, dopo un ripido tratto acciottolato, una più evidente inghiaiata. Si procede verso destra e, superato il pilone detto “della Madonnina”, posto su di un caratteristico affioramento roccioso, si prosegue in piano fino al termine dell’inghiaiata, in prossimità di alcune cascine. Giunti sull’asfalto si perde velocemente quota sulla stradina che, con alcune ampie curve, conduce alle prime case di Saliceto. Si volta a destra al termine della discesa e, in piano, si costeggia l’area verde comunale. Ancora pochi metri e si incontra la strada provinciale della Valle Bormida, da cui, piegando a sinistra, si raggiunge la piazza del municipio.
Saliceto è oggi un piacevolissimo borgo di fondovalle di impianto già ligure, con uno scenografico castello rinascimentale eretto proprio a specchiarsi sulla Bormida e alcune notevolissime chiese: innanzitutto la Parrocchiale di San Lorenzo, capolavoro bramantesco come la cugina chiesa di Roccaverano, che conserva in facciata una quantità di simboli esoterici tra cui un rarissimo Bafometto (che la collega alle leggende dei Templari). Poi l’Oratorio di Sant’Agostino, con una rara rappresentazione di San Francesco in Val Bormida, oltre ad altri soggetti classici di iconografia sacra. Infine, il capolavoro nascosto di San Martino in frazione Lignera, davanti al quale ogni volta si rimane a bocca aperta, proprio come fecero per secoli viandanti e villani in pellegrinaggio su queste valli davanti a questi straordinari affreschi quattrocenteschi della vicina scuola monregalese.
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NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.

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