Da Canale usciamo lungo la vecchia strada per Torino, per salire a Montà (cerniera tra Rocche e Pianalto), con Castello privato e alta Torre civica, centro dalle molte sorprese. Innanzitutto la Strada del Miele (ghiotta specialità locale), poi l’altrettanto affascinante percorso del più piccolo Sacro Monte del Piemonte, quello dei Piloni, che parte dall’antica Chiesa di SS Giacomo e Filippo per snodarsi tra statue di gesso e 13 cappelle esagonali fino alla copia in miniatura della Cappella del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Infine, l’attivissimo e inesauribile Ecomuseo delle Rocche, vero centro propulsore di percorsi verdi, iniziative, turismo attivo e riscoperta delle radici storiche del Roero.
Adesso una bella strada ombrosa tra i boschi ci porta a Cisterna d’Asti, la cui Rocca imprendibile ha uno dei castelli meglio conservati del territorio; all’interno il Museo “Arti e Mestieri di un Tempo” è una bellissima collezione di oggetti (tra Seicento e Novecento). Cisterna d’Asti dà anche il nome all’omonima DOC, ottenuta da uve Croatina, che si può degustare nella locale Bottega del Vino. La strada che da qui ci riporta a Canale è una delle più panoramiche di tutto il Roero!
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Romanico da San Damiano d'Asti
Scopri di piùDi fronte, a un tiro di schioppo, ecco il quasi gemello borgo di Govone, dominato dall’imponente Real Castello che fu residenza dell’ultimo dei Savoia, Carlo Felice. Oggi ospita in un’ala il Municipio: ha notevoli stanze cinesi, un salone di rappresentanza impressionante e lo scalone d’ingresso con grottesche e telamoni di stampo juvarriano; bello anche il parco delle rose, come la terrazza/belvedere sul paese ricavata sopra le antiche scuderie.
Ci si dirige, su rilassante viabilità secondaria, a Magliano Alfieri, dominato dal possente Castello degli Alfieri di Sostegno, tutto affacciato sulla Valle Tanaro. Oggi ospita il Municipio, il bel Museo di “Arti e Tradizioni popolari” in cui si possono scoprire i soffitti di gesso tipici di quest’area tra Roero e Monferrato; inoltre il Museo multimediale “Teatro del Paesaggio”. Bello poi il punto panoramico ricavato in cima ai giardini del castello.
Altro bellissimo luogo di ariosa contemplazione è nel vicino Castagnito, la cui parte alta (dove un tempo sorgeva il Castel Verde) domina tuttora le due valli (Tanaro e Borbore); da notare la barocca chiesa di San Bernardo di Chiaravalle, curiosamente inclinata, posta verso San Giuseppe.
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La Langa del Barbaresco
Scopri di piùLa nostra strada passa quindi dalla frazione Madernassa, che dà il nome all’apprezzata pera omonima ideale da cuocere nel vino, per scendere sul Borbore e risalire all’ultimo borgo di sommità, quello di Vezza d’Alba. Utile il Museo Naturalistico del Roero per approfondire flora e fauna del biotopo delle Rocche, così come la Tartufaia didattica che ci ricorda la vocazione tartufigena dell’area. Dell’antica rocca di difesa resta solo un mozzicone della torre che, però, ci offre una vista inedita sull’alto Roero; interessante la barocca Confraternita dei Battuti (oggi nota come San Bernardino) e imperdibile poi il Santuario della Madonna dei Boschi.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.