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Bra, città d’arte e cultura, Bra città di Slow Food e oggi Città Slow.
Scopri di piùL’antica Pollentia, questo il nome del borgo in epoca romana, era il più grosso centro abitato tra Alba Pompeia e Augusta Bagiennorum (l’odierna Bene Vagienna) e conserva in planimetria l’evidenza dell’anfiteatro romano su cui si erige l’antico concentrico di case nel cuore del paese. Passeggiando tra le abitazioni, infatti, si può intuire la struttura antica del borgo, mentre spostandosi a Palazzo Traversa, in centro a Bra, si possono ammirare rilevanti testimonianze di questo periodo.
Pollenzo è sicuramente meritevole di una visita anche per la rivisitazione neogotica albertina che coinvolse il borgo a partire dal 1762, anno in cui Pollenzo divenne proprietà di Casa Savoia. Nel 1832 il sovrano acquistò il Castello di Pollenzo e diede inizio ad un radicale ammodernamento del tessuto urbano del borgo, coinvolgendo nei lavori importanti artisti dell’epoca da Pelagio Pelagi ad Ernesto Mellano a Xavier Kurten per il parco. Ne scaturì quanto possiamo ammirare oggi: la piazza, la Chiesa di San Vittore, il Castello, la Torre, il Parco e l’Agenzia. Quest’ultima fu fortemente voluta dal sovrano, per gestire le varie attività agricole della casa reale e attuare esperimenti all’avanguardia in campo agricolo. Purtroppo, durante l’alluvione del ’94, il parco ha subito gravi danni ed è ancora in fase di recupero.
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Quel "Gusto" Barocco di Bra
Scopri di piùSe parco e castello sono privati, così non è per l’Agenzia, tornata a nuova vita grazie a Slow Food, che qui ha scommesso sul futuro investendo in formazione. Questo piccolo borgo, infatti, è animato dalla vitalità di studenti di tutto il mondo, pronti a scoprire i segreti del cibo grazie all’Università di Scienze Gastronomiche.
Ultima nota, non per questo meno importante: dal 1997 Pollenzo è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO all’interno del circuito delle Residenze Reali. Un must da includere in ogni itinerario di visita.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.