Il tracciato inizia proprio da Canelli, da Piazza Carlo Gancia. Supera il ponte sul fiume e immettiti sulla SP 6 (corso Libertà) e giunto nei pressi delle Cantine Gancia prosegui a sinistra in direzione Alessandria e, subito dopo, a destra in direzione Savona.La strada sale fino a 400 metri tra viti, noccioleti, boschi raggiungendo Cassinasco, la porta della Langa Astigiana. Uscendo dal paese, immettiti sulla SP 120 che sale ancora fino ai 500 metri della frazione Caffi, dove puoi concederti una sosta nei pressi del Santuario: l’attuale edificio risale ai primi del ’900, ma la leggenda della pastorella che qui ebbe una visione risale ad epoche ben più remote.
Si esce dal paese salendo su strada Moncucco; una breve deviazione ti porterà alla Chiesetta della Madonna della Neve, per poi tornare sulla strada, sempre in cresta, che lambisce Castiglione Tinella, al confine tra le province di Cuneo e Asti. Lungo la strada passerai davanti al Santuario della Madonna del Buon Consiglio. Procedi sulla SP51 per arrivare nei pressi di frazione Boglietto e al passaggio a livello, facendo attenzione mentre attraversi la transitata SP23a, procedi dritto su via Boidi (SP 119) che, tra vigneti e frazioni agricole, ti condurrà a Calosso. Qui il parco del suo trecentesco castello offre un panorama a 360° sulle colline del Moscato, non meno bello di quello di Bricco Crevacuore, per raggiungere il quale dovrai allontanarti dal tracciato per poi farvi ritorno.
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Percorsi dell’Astesana
Un territorio antico, colmo di storia, ma anche una Strada del Vino con oltre 200 aziende associate che promuovono, tutte insieme, uno degli angoli più belli del Piemonte: l’Astesana.
Scopri di piùLa Strada del Brachetto
Non tutti i rubini sono da indossare, qualcuno si fa anche assaporare. E’ il rosso rubino del Brachetto, il vino che non poteva mai mancare nei salotti delle “madamin” piemontesi. Il vino dolce, aromatico, poco alcolico, vivace e profumato di rosa che veniva servito fresco quando andava di moda ritrovarsi in casa per delle visite di cortesia. I tempi sono cambiati, ma il Brachetto ha mantenuto questa sua allure di raffinata bevanda da chiacchiere e momenti felici.
Scopri di piùLa Strada del Nizza
Sabbie Astiane poste su argille marnose e ricche di microelementi… tante sabbie a formare dei grandi cumuli: no, non sono dune, perché le sabbie sono quelle di un antico mare e ora sono delle verdeggianti colline della Barbera e per l’esattezza quelle dei 18 comuni, che per la loro ottima esposizione e le perfette condizioni climatiche, si fregiano della coltivazione del Nizza DOCG.
Scopri di piùStrada della Barbera della Rocchetta
Si chiama Rocchetta Tanaro, perché da quattro millenni, su questa sponda del fiume l’uomo ha trovato un posto fertile e quieto dove dedicarsi all’agricoltura e ai commerci. Ma potrebbe anche chiamarsi Rocchetta Barbera, perché da qui negli anni ’80 partì la sfida di Giacomo Bologna per far conoscere al mondo intero un vino fino ad allora considerato “vino del popolo” e, a torto, poco degno di attenzioni. Oppure potremmo chiamarla Rocchetta della Natura perché da qui inizia una delle Riserve Naturali più estese della Provincia di Asti.
Scopri di piùNOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.