Un paesaggio fisico e culturale nato dal perfetto equilibrio tra una natura generosa e il lavoro dell’uomo, un ambiente talmente prezioso da diventare, nel 2014, il 50° sito d’Italia iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Solo se camminerai o pedalerai su queste colline, se ti addentrerai nelle vallate e percorrerai i crinali più suggestivi ti sarà chiaro il motivo di questo prestigioso riconoscimento: centinaia, migliaia di filari che ad una vista d’insieme ricordano un enorme pentagramma dove, il ciclo della vita e le stagioni, disegneranno le loro note, quei grappoli che daranno origine a grandi vini che da qui partono per raggiungere le tavole di tutto il mondo. Percorsi trekking e bike tracciati dall’Associazione Strada del Vino Astesana affinché tutti possano godere di questa bellezza e armonia: itinerari da “degustare” con calma, assaporandone ogni sfumatura e fragranza, esattamente come faresti con il prodotto principe di questi paesaggi.
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La Strada del Brachetto
Non tutti i rubini sono da indossare, qualcuno si fa anche assaporare. E’ il rosso rubino del Brachetto, il vino che non poteva mai mancare nei salotti delle “madamin” piemontesi. Il vino dolce, aromatico, poco alcolico, vivace e profumato di rosa che veniva servito fresco quando andava di moda ritrovarsi in casa per delle visite di cortesia. I tempi sono cambiati, ma il Brachetto ha mantenuto questa sua allure di raffinata bevanda da chiacchiere e momenti felici.
Scopri di piùLa Strada del Moscato di Canelli
Crinali mozzafiato, vigneti a perdita d’occhio, paesi dal fascino antico e paesaggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un viaggio tra tralci, pampini e grappoli che tutti conoscono nella loro versione liquida e pochi hanno il privilegio di vivere allo stato vegetale.
Scopri di piùLa Strada del Nizza
Sabbie Astiane poste su argille marnose e ricche di microelementi… tante sabbie a formare dei grandi cumuli: no, non sono dune, perché le sabbie sono quelle di un antico mare e ora sono delle verdeggianti colline della Barbera e per l’esattezza quelle dei 18 comuni, che per la loro ottima esposizione e le perfette condizioni climatiche, si fregiano della coltivazione del Nizza DOCG.
Scopri di piùStrada della Barbera della Rocchetta
Si chiama Rocchetta Tanaro, perché da quattro millenni, su questa sponda del fiume l’uomo ha trovato un posto fertile e quieto dove dedicarsi all’agricoltura e ai commerci. Ma potrebbe anche chiamarsi Rocchetta Barbera, perché da qui negli anni ’80 partì la sfida di Giacomo Bologna per far conoscere al mondo intero un vino fino ad allora considerato “vino del popolo” e, a torto, poco degno di attenzioni. Oppure potremmo chiamarla Rocchetta della Natura perché da qui inizia una delle Riserve Naturali più estese della Provincia di Asti.
Scopri di piùNOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.