Da Prunetto a Bergolo

Da Prunetto a Bergolo

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Da Prunetto a Bergolo

Presso il Castello di Prunetto si trova un grande parcheggio (fontana) che permette di visitare il seicentesco Santuario Madonna del Carmine e l’interessante edificio medievale risalente al Duecento che serviva come controllo sulle Valli Bormida e Uzzone.

Nota - il percorso ora scende lungo la strada asfaltata che parte dai pressi del cimitero, arriva sulla Provinciale e la segue verso sinistra per circa 2 km fino all’area picnic “Baraccone” con tavolini, fontana, ombra. Poiché l’escursione è già assai lunga di suo, consigliamo di spostarsi con la vettura direttamente a questa area, risparmiando così 2 km solo andata di strada provinciale priva di marciapiede e di ombra, che nulla aggiunge al complesso dell’escursione.

  • per chi: bambini dai 6 anni, non adatto ai passeggini (bambini piccoli portati nello zaino portabimbo)
  • quando: primavera, autunno e inverni poco nevosi

La cartellonistica da seguire è quella dei cartelli bianco/rossi GTL direzione Castino. Si supera l’area di sosta raggiungendo un bivio a tre strade, dove si imbocca quella centrale in salita (cartello blu Bricco). All’altezza della prima casa (con un bellissimo viale alberato), si devia decisamente a sinistra per imboccare una pista erbosa che passa lungo il confine della casa stessa. Il bel paesaggio agreste porta a costeggiare anche una recinzione, al termine della quale scende su una strada asfaltata che va presa verso sinistra, in discesa, per poi continuare subito dopo a destra, ora in forte salita, passando tra zone di pascoli e boschi di conifere.

Nei pressi di un edificio della società elettrica si tiene la sinistra, su sterrata in discesa graduale, e ci si inoltra nell’ombra. Proseguendo sempre dritti, la sterrata diventa asfalto in salita e poi di nuovo sterrata in discesa, con andamento altalenante. Un tratto graduale tra prati porta ad un recinto che racchiude una presa dell’acquedotto dalle pareti affrescate, attrezzato con tavolo, fontana e prese per le e-bike.

Nota – questo punto potrebbe essere una meta intermedia per bambini più piccoli (si veda nelle note sotto).

Una volta rinfrancati si riprende la marcia, si attraversa una strada asfaltata riprendendo a salire. Si deve prestare attenzione ai cartelli, poiché ad un certo punto si incontra una deviazione verso destra, in discesa. La via continua dritta in forte salita, ma si tenga però a mente tale incrocio, servirà per il ritorno.

Nota – se i piccoli escursionisti fossero particolarmente stanchi, si consiglia di seguire a ritroso la variante di ritorno che permette di risparmiare un po’ di strada e di dislivello. Si veda sotto la variante di ritorno.

Poco oltre, la strada curva invitante a destra, in discesa, ma la si deve abbandonare per imboccare dritti una pista erbosa che porta, con un ultimo strappo, ad una piccola area di sosta con tavolino.

Si prende ora tutto a destra in discesa e, prima su sterrata e poi su asfalto, si scende fino ad un bivio con un pilone votivo da tenere a mente per il ritorno. Si scende fino a costeggiare i campi sportivi e quindi si entra in Bergolo (fontane).

Una meraviglia, per i piccoli escursionisti, poiché su quasi tutte le pareti sono presenti dipinti, alcuni ben esposti, altri da cercare, oltre a statue e opere d’arte che sembrano, a volte, quasi dimenticate lì da un artista distratto. Dopo essersi riposati, suggeriamo di vagare un po’ a caso per le vie del piccolo borgo (un’ottantina di abitanti) e poi di imboccare, oltre la chiesa, Via Roma che porta su una strada su crinale, passa attraverso il memoriale dedicato a Ezra Pound per portare al gioiello della cappella di San Sebastiano, risalente all’Undicesimo secolo e posto in cima ad un bricco panoramico.

Per il ritorno si suggerisce una breve variante che permette di non risalire nuovamente sull’ultimo bricco, risparmiando quasi un chilometro di strada e il relativo sali-scendi.

Si ripercorre la strada fatta all’andata fino al pilone votivo. Qui si prende a sinistra la sterrata che procede in salita graduale e, poco dopo, una targa posta a ricordo di un partigiano caduto nel 1944 raccorda sulla strada percorsa all’andata. Da questo punto si ricalca del tutto la via già fatta.

Un’alternativa è fare ritorno con un bus dellalinea 103 Canelli-SavonaExternal link.

Note

Per bambini troppo grandi per essere portati a spalla ma troppo piccoli per affrontare troppi chilometri si propone di fermarsi al recinto della colorata presa dell’acquedotto. In questo caso sono 2,8 km e 50 metri di dislivello solo andata.

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NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.

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