Nelle tante “frazioni satelliti” da citare il vicino Castello di Burio, arcigna fortezza rimasta fedele alle architetture originarie, la bella Parrocchiale Nostra Donna di Loreto (con altare dello Juvarra) e il mirabile punto panoramico di Bricco Lù.
Immergiamoci nel mare di vigneti prendendo la via per Isola d’Asti. Vale la pena salire al piccolo borgo di Villa con la sua Torre campanaria (unica vestigia del castello) e il bel Palazzo Govone. A Mongardino, invece, è interessante il percorso delle 13 cappelle che conducono al piccolo Santuario della Beata Vergine. La campagna qui attorno si conferma ubertosa e quieta, così come il vicino borgo di Vigliano d’Asti, proprio all’imbocco della Val Tiglione. Il Castello dei Monte è più una casa-forte tardo-medioevale con sovrapposta una facciata ottocentesca; ma è nel sottosuolo che il paese ha trovato la fama, con il ritrovamento nel 1959 della straordinaria balenottera (oggi al Museo dei Fossili – Parco Paleontologico Astigiano), un fossile pressoché intatto di ben 8 metri risalente al Pliocene.
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Asti, il Quartiere Del Duomo
Scopri di piùMontegrosso ci attende a pochi chilometri: una piramide di case su cui torreggia il castello. Il grosso borgo domina l’ampia valle. Proseguiamo quindi per il minuscolo Montaldo Scarampi, con un versante di pregiati vigneti storici e uno affacciato sulle rocche da tartufi.
A breve distanza il borgo di Belveglio. Il Castello ha ben poco della vecchia fortezza ghibellina. Da ricordare la figura di Umberto Calosso, la voce italiana di Radio Londra durante la Seconda Guerra Mondiale, poi intellettuale, giornalista, politico e scrittore di rilievo nazionale.
Il paesaggio è qui un’elegia continua alla vigna e alle architetture rurali particolarmente ben rappresentate: le frazioni tra San Marzano Oliveto e Moasca (due borghi molto vicini) sono un’espressione del migliore Monferrato del vino. A San Marzano Oliveto il Castello degli Asinari (che compone con la Parrocchiale una armonica piazza affacciata sulle colline) è privato, mentre quello di Moasca, quasi scomparso nel dopoguerra, è tornato a nuova vita con un progetto pubblico che ne ha recuperato gli ambienti e oggi ospita il Museo delle collezioni di Davide Lajolo.
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Monferrato di Nizza
Scopri di piùLa prossima tappa è proprio Agliano Terme, altro borgo che ha perso il castello nel Seicento. Il bel Santuario dell’Annunciazione al Molizzo è un altro punto panoramico da non perdere mentre la stazione termale Fons Salutis (l’unica astigiana) ancora conserva gli echi delle glorie della Belle Époque… la vocazione turistica del paese è poi ribadita dalla presenza della prestigiosa Scuola Alberghiera Astigiana. La Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, infine, ha un bel Cristo ligneo del Quattrocento da non perdere. Tappa obbligatoria anche all’interno dell’ex-Confraternita di San Michele, la BAart, Bottega del Vino e centro culturale.
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La Langa del Moscato
Scopri di piùDa Calosso si può raggiungere Castagnole delle Lanze scendendo al Boglietto e seguendo poi la trafficata provinciale, oppure più dolcemente passare dal dirimpetto Castiglione Tinella e quindi scendere a Coazzolo, ameno borgo a mezza costa col suo bel Castello, la panoramica Chiesetta del Carmine dipinta dall’artista inglese David Tremlett, la vigna dei pastelli e l’anfiteatro con filodiffusione, per arrivare poi comunque a Castagnole delle Lanze, capitale della Barbera.
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La Langa del Barbaresco
Scopri di piùAttraverso la strada panoramica dell’Annunziata, che ancora una volta vola su di un mare di filari, si fa ritorno a Costigliole d’Asti, un pugno di colline più in là, che però si vorrebbe non finissero mai.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.